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Il design delle interfacce oltre l'estetica: 3 leggi psicologiche nella UI Design B2B

Le interfacce grafiche (User Interface) in ambito aziendale sono spesso percepite come un semplice strato estetico. Questa visione è riduttiva. Nei contesti B2B (Business-to-Business) o enterprise, dove la posta in gioco è l'efficienza operativa e la velocità di processo, il design è uno strumento strategico basato su principi di psicologia cognitiva.

Progettare software per la finanza, la logistica o la gestione documentale significa ottimizzare il modo in cui il cervello umano interagisce con le informazioni e prende decisioni. Utilizziamo principi consolidati per ridurre il carico cognitivo e massimizzare la produttività.

Ecco tre leggi psicologiche fondamentali che guidano la progettazione delle interfacce complesse.

La legge di Hick: semplificare la scelta, non limitarla

La legge di Hick (o Hick’s Law) sostiene un principio chiave per l'efficienza: più aumenta il numero di opzioni presentate all'utente, più cresce il tempo necessario per prendere una decisione. Il cervello non si limita a scegliere, ma valuta attentamente ogni alternativa prima di agire, aumentando il carico cognitivo.

Applicazione strategica nel B2B

Gli utenti B2B – manager, specialisti, tecnici – lavorano in ambienti dove i tempi decisionali sono già influenzati da dati, compliance e procedure. Un'interfaccia che non gestisce questo carico cognitivo aggiunge frizione inutile al flusso di lavoro.

La nostra applicazione della Legge di Hick si traduce in:

  • Dashboard focalizzate: mostrare solo le due o tre azioni principali in primo piano (es. "Crea nuovo Report", "Aggiungi Cliente"), relegando le funzioni secondarie in menu contestuali o a cascata.

  • Form in step: dividere i form di inserimento dati complessi in passaggi progressivi (multi-step), presentando solo i campi necessari per lo step corrente.

  • CTA uniche: su una pagina destinata a una conversione specifica (es. "Richiedi una demo" o "Avvia Processo"), ridurre le CTA a una sola azione chiara e prominente.

Semplificare la scelta non significa limitare la funzionalità, ma facilitare la prioritizzazione dell'azione corretta.

L'effetto Von Restorff: guidare lo sguardo, indirizzare l'azione

L'effetto Von Restorff (o effetto di distinzione) stabilisce che un elemento visivamente distinto dagli altri viene ricordato e notato più facilmente. Il cervello memorizza ciò che si discosta dallo schema visivo generale.

Applicazione strategica nel B2B

Le interfacce professionali sono spesso dense di dati, tabelle e indicatori. L'effetto Von Restorff è lo strumento che permette di orientare lo sguardo dell'utente e ridurre il disordine cognitivo, focalizzando l'attenzione sugli elementi che richiedono intervento o che contengono dati critici.

La nostra applicazione dell'Effetto Von Restorff si manifesta in:

  • Evidenziazione dei dati critici: utilizzare un solo colore d'accento in una tabella dati per evidenziare un valore che eccede una soglia (es. "ROI +25%" o un alert di sistema).

  • Priorità visiva delle CTA: applicare un contrasto cromatico forte e riservato unicamente al pulsante che rappresenta l'azione principale e non ancora completata.

  • Segnalazione di stato: rendere la segnalazione del "prossimo step" o dello stato di avanzamento di un processo visivamente unica e chiara.

Usato correttamente, questo principio comunica la priorità in modo istantaneo, eliminando l'ambiguità.

L'effetto Zeigarnik: usare la "tensione" per completare i task

L'effetto Zeigarnik descrive la tendenza psicologica a ricordare meglio le attività non completate, rispetto a quelle già terminate. Il cervello mantiene attivo uno "stato di tensione" finché un compito rimane in sospeso.

Applicazione strategica nel B2B

Nei flussi di lavoro aziendali, un'operazione complessa o un onboarding non si completano quasi mai in una sola sessione. Sfruttare l'effetto Zeigarnik è fondamentale per incoraggiare gli utenti a riprendere e completare le attività interrotte.

La nostra applicazione dell'effetto Zeigarnik si realizza con:

  • Indicatori di progresso chiari: mostrare sempre all'utente in un form multi-step un indicatore come "3 di 5 passaggi completati", creando una percezione di progresso e controllo.

  • Task in sospeso visibili: evidenziare nelle dashboard o nei CRM i task che necessitano di attenzione con un badge colorato o un conteggio numerico (es. 4 Task in sospeso).

  • Progressive disclosure: visualizzare il completamento parziale (es. una percentuale riempita) per obiettivi o progetti a lungo termine, stimolando la prosecuzione dell'impegno.

Visualizzare lo stato di avanzamento non è solo un feedback, ma una leva psicologica che spinge l'utente a voler chiudere il ciclo, aumentando il tasso di completamento.

Conclusione: un design fondato sui risultati

Il design di interfacce B2B va ben oltre la scelta dei colori o dei font. È l'applicazione scientifica della psicologia cognitiva per creare strumenti di lavoro più veloci, meno stressanti e, in definitiva, più produttivi.

La nostra capacità di tradurre queste leggi in architetture e layout funzionali è ciò che permette ai nostri clienti – dal settore finanziario alle grandi aziende internazionali – di operare in modo efficiente su piattaforme complesse. Scegliere un partner di design significa scegliere un partner che capisce che l'efficacia operativa inizia dalla mente dell'utente.

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