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Traffico in calo, conversioni in aumento? Strategie attuali per visibilità e ottimizzazione.

Questo è stato un anno di trasformazione radicale per il Search Engine Optimization. Il dibattito è aperto: c'è chi ha profetizzato la fine della SEO a causa dell'AI, chi sostiene che l'Intelligenza Artificiale abbia drasticamente ridotto il traffico organico, e chi invece evidenzia come stia migliorando la qualità delle visite e il tasso di conversione.

La verità è che non esiste un'unica risposta universale. In questo articolo, riportiamo quanto abbiamo appreso dai progetti reali, analizziamo i dati provenienti da fonti autorevoli e forniamo uno spaccato aggiornato di quanto sta accadendo. L'obiettivo è offrire una guida pratica e passo passo per navigare con successo questo nuovo panorama.

Se le strategie qui presentate non dovessero riflettersi nella performance del vostro sito, vi invitiamo a richiedere un audit SEO gratuito per ottenere in massimo 3 giorni un documento riepilogativo dello stato di salute del vostro sito e indicazioni mirate per intervenire e correggere la rotta.

 

Overview dei cambiamenti avvenuti nel corso del 2025

Il panorama della SEO B2B è in continua evoluzione, e le nuove funzionalità basate sull'Intelligenza Artificiale generativa, come l’AI Overview di Google (parte della Search Generative Experience o SGE), stanno ridefinendo le dinamiche della ricerca online. L'integrazione di queste tecnologie mira a fornire risposte immediate e sintetiche direttamente nelle SERP.

L'impatto sul Click-Through Rate (CTR) organico

Le risposte generative appaiono in posizione preminente, spesso al di sopra dei risultati organici tradizionali. Questo ha conseguenze dirette sulla visibilità:

  • Riduzione del CTR e zero-click: quando un riassunto AI è presente, il CTR organico tende a diminuire drasticamente. Si stima che, combinando tutte le funzionalità AI, quasi il 60% delle ricerche non generi alcun clic verso siti esterni.

  • Diffusione dell’AI Overview: l'AI Overview si attiva in molti contesti, in particolare per le query a intento informativo (circa l'88% dei casi), ma la sua presenza è in aumento anche in settori specialistici B2B.

Differenze tra SEO B2B e B2C nell'AI search

Sebbene l'impatto dell'AI sulla ricerca sia universale, il B2B presenta specificità che richiedono un'attenzione particolare.

Nicchia, long-tail e qualità del traffico

Dati e insight nel B2B: il ruolo dei canali AI

Oltre a Google SGE, anche i Large Language Models (LLM) e i chatbot conversazionali come ChatGPT, Perplexity e Claude sono diventati canali di ricerca diretta che non possono essere ignorati.

I chatbot come generatori di traffico indiretto

  • I chatbot come fonti di riferimento: i chatbot più avanzati, soprattutto quelli con capacità di browsing, includono spesso riferimenti e link alle fonti utilizzate per elaborare le risposte, generando traffico indiretto ma altamente qualificato.

  • Maggiore propensione al clic: gli utenti che interagiscono con i chatbot mostrano una maggiore propensione al clic sui link di approfondimento e verifica rispetto agli utenti della ricerca classica, perché spesso cercano di validare o espandere le informazioni fornite dall'AI.

Si stima che, entro il 2028, il volume di visitatori generati dai canali AI (LLMs) possa superare quello della ricerca tradizionale, specialmente se l'esperienza AI in Google dovesse diventare lo standard.

Situazione attuale nel B2B: un cambio di paradigma nel funnel

Il B2B è al centro di questa trasformazione, con un impatto specifico su diversi settori:

  • Settore manifatturiero e produzione: le aziende devono evolvere da semplici cataloghi a fonti di know-how tecnico che l'AI non può replicare completamente, puntando su strumenti interattivi (es. configuratori di prodotto) e specifiche tecniche non riassumibili.

  • Settore tech (SaaS): la selezione dei fornitori è pre-qualificata dall'AI. Diventa fondamentale lavorare sulla brand awareness e produrre contenuti iper-dettagliati su case study e applicazioni specifiche, poiché l'AI premia l'informazione che risolve un problema puntuale.

  • Servizi professionali: l'AI estrae consigli e best practice dai contenuti. La sfida è offrire sul sito il passo successivo (es., la consulenza personalizzata o un tool diagnostico) per convertire l'utente che ha già consumato parte del contenuto informativo tramite l'AI.

In sintesi, la fase iniziale del funnel (awareness e informazione) si sta spostando sui canali AI, velocizzando la fase di consideration e decision per l'utente qualificato.

Guida pratica al posizionamento nel 2025 per il B2B

Per adattarsi e avere successo in questo scenario, le strategie devono focalizzarsi sull’LLM Optimization e sulla diversificazione. Ecco come fare in pratica attraverso 4 step:

Conclusioni e il prossimo passo per la tua azienda

La SEO non è finita, ma sta evolvendo da "Search Engine Optimization" a "Search Experience Optimization". Il successo si misurerà sulla capacità di essere la fonte più autorevole e utile in ogni fase della ricerca dell'utente B2B.

Se le strategie presentate non riflettono i risultati attuali del vostro sito, è il momento di un'analisi approfondita. Compila il modulo e indicaci il tuo dominio: in massimo 3 giorni lavorativi riceverai un documento riepilogativo dello stato di salute del tuo sito e le indicazioni precise per intervenire e sistemare la tua strategia nell'era AI.



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